Le Notti dell’Archeologia
L’iniziativa nata nel 2001 da un’idea dell’AMAT con il nome di La lunga notte dell’Archeologia, si trasforma successivamente, a causa dello straordinario successo conseguito, nella rassegna Le notti dell’archeologia e trova l’immediato sostegno della Regione Toscana e della Soprintendenza per i Beni Archeologici.
Negli ultimi 12 anni le notti hanno rappresentato un modo nuovo di valorizzare il patrimonio archeologico toscano, con aperture notturne dei musei, realizzazione di concerti o drammatizzazioni nelle aree archeologiche, laboratori di didattica e mostre.
La volontà di fondo del progetto è quella di divulgare contenuti che spesso rimangono nei soli ambiti accademici, avvicinare i molti tipi di pubblico, a partire da quello straniero, giocare sulle tante offerte che vanno dalla Preistoria al mondo etrusco, da quello romano al medioevo.
Paesaggi incontaminati e mix di arti hanno favorito un nuovo linguaggio culturale che, nel tempo, ha creato gruppi di fedelissimi visitatori, che spesso non frequentavano i musei, e ridato slancio all’ambito archeologico, troppo spesso subordinato, in toscana, a quello del Rinascimento.
Tra i tanti progetti speciali delle Notti, organizzati direttamente dall’AMAT e legati all’archeologia sperimentale, ricordiamo il viaggio della nave romana ricostruita che, nel 2004, entrerà in molti porti della Toscana per ricordare il viaggio di Rutilio Namaziano o, nel 2013, il carro etrusco che ripercorrerà gli antichi sentieri della Maremma.