Archeologia e Turismo
L’AMAT si occupa anche di progettare pacchetti turistici di taglio archeologico volti a valorizzare singoli distretti della Toscana, abbinando in una tre giorni un convegno a tema sul mondo antico, una cena etrusca con prodotti tipici delle varie zone, visite guidate a musei archeologici e monumenti e degustazioni di prodotti tipici toscani, con pubblicazione finale degli atti, recependo una linea di attività realizzata dal presidente alla V Commsione Cultura della Regione Toscana Ambra Giorgi, successivamente Presidente dell’AMAT. Tali pacchetti (“Larthia: vita di una donna al tempo degli Etruschi”, “L’agricoltura degli Etruschi”, “Gli Etruschi e il mare”, “Gli Etruschi e il sacro”, “Gli Etruschi e il commercio”) sono stati sostenuti dalla Regione Toscana e veicolati tramite la rivista Archeologia Viva.
Le vie degli etruschi
L’esito finale di pacchetti confluisce nel progetto “Le Vie degli Etruschi” dell’AMAT, in corso di realizzazione e in stretta aderenza alle linee guida dell’Assessorato alla Cultura e al Turismo della Toscana in cui si propone una nuova immagine di turismo archeologico toscano, valorizzando aspetti peculiari della cultura etrusca all’interno di aree omogenee dal punto di vista geografico e storico della Toscana. Nel combinare aspetti del passato con quelli della realtà attuale, sono state privilegiate le attività economiche che caratterizzarono fin dal periodo antico le aree in questione e che sussistono ancora oggi, oppure gli aspetti paesaggistici, le risorse naturali ed edilizie che hanno da sempre connotato tali ambiti e ne hanno determinato un’immediata riconoscibilità.
Ad esempio, l’attività estrattiva del marmo delle Apuane, iniziata in seguito alla conquista romana; la lavorazione dell’alabastro fin dall’età etrusca nell’area di Volterra; l’importantissimo distretto minerario etrusco delle città di Populonia, Vetulonia, Massa Marittima e l’isola d’Elba; lo sfruttamento delle acque termali a fini medici nell’area di Chianciano, ricordato dalle fonti latine e testimoniato materialmente dagli ex voto anatomici e dalle strutture templari di periodo etrusco; e ancora l’area delle tombe rupestri e delle vie cave inserite nello spettacolare paesaggio del tufo fra Pitigliano, Sorano e Sovana, noti da sempre per la produzione di vino e cereali.
L’idea di fondo è che oggi i musei e i parchi archeologici non possono più essere considerati esclusivamente come sede di conservazione di oggetti, ma devono attivare strategie di rilancio e diffusione, creando servizi, dialogando con gli enti sociali ed economici del territorio e coinvolgendo residenti e turisti. Il museo archeologico acquisisce oggi un forte carattere turistico, richiamando non solo appassionati di storia e archeologia, e costituisce un vero e proprio volano per le economie locali.
Questo dialogo tra cultura, economia e turismo è stato possibile grazie all’operato dell’AMAT, che ha proposto idee nuove di turismo andando oltre ai classici itinerari delle guide turistiche. Gli itinerari tematici delle nuove vie degli Etruschi sono infatti organizzati in collaborazione con l’offerta turistico-culturale promossa dagli enti e soggetti economici di varie zone della regione.
Per maggiori informazioni, vi invitiamo a consultare le schede dettagliate di ogni itinerario alla scoperta dei musei e dei parchi archeologici della Toscana.