Questa mostra didattica curata da A.M.A.T. approfondisce il tema delle abitazioni al tempo degli etruschi: dalla capanna alla casa.

Poco o nulla restituisce l’Etruria in termini di edifici civili ancora ben conservati; la maggior parte delle informazioni arrivano da fonti iconografiche, dall’architettura stessa di alcune tombe e necropoli nonché da urne cinerarie modellate in forma di case e capanne.

Le più antiche abitazioni etrusche, nel IX e VIII sec. a.C., furono infatti modeste capanne di forma circolare o ovale, il cui scheletro era costituito da pali di legno infissi nel terreno; avevano pareti di rami intrecciati a graticcio rivestite di argilla, coperture di legname, paglia e canne impermeabilizzate con fango, letame e argilla, pavimento in terra battuta oppure in ghiaia e, talvolta un piccolo portico davanti alla porta d’ingresso. L’interno era in genere ad ambiente unico ma in alcuni casi questo poteva essere suddiviso mediante pareti di rami intrecciati. Intorno alla capanna erano scavate piccole canalette per la raccolta e lo scorrimento delle acque piovane che contribuivano ad una migliore conservazione degli edifici.